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Il Libro dei Lettori
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<rasste@SPAM?NO!comune.empoli.fi.it> Empoli (FI) (), Sono la direttrice della biblioteca pubblica di Empoli, e le segnalo di avere inserito nel sito della nostra biblioteca, nella vetrina del "sito del mese" , un link al suo sito, che è davvero spiritoso, divertente e interessante. In questo modo diamo occasione ai frequentatori della nostra biblioteca sul web di scoprire una occasione in più per amare la lettura e i libri. Spero che la cosa le faccia piacere. La vetrina rimarrà attiva tutto il mese. L'indirizzo è: http://www.comune.empoli.fi.it/biblioteca/biblioteca.htm (home page), da lì, si naviga nell'Indice, in La biblioteca nella rete, I links della biblioteca, Scelto per voi: un sito al mese in edizione speciale, o più direttamente scegliendo l'indirizzo: http://www.comune.empoli.fi.it/biblioteca/linkscelto.htm. claudia franceschi <alcor@SPAM?NO!energy.it> corsico (MI) (36), vedi posta elettronica Ascaro <affrico@SPAM?NO!iol.it> Roma (50), Complimenti alla signora Covito per l'ultimi libro pubblicato, l'ho apprezzato molto. Massimiliano Sanna <massjsanh@SPAM?NO!iol.it> Internet (26), Caro Luca, hai ragione che siamo intrisi di cultura USA. Ciò però non implica che io, italiano, debba essere costretto a esercitare la mia critica (in senso lato) e a esprimere i miei pensieri e le mie opinioni con le categorie USA, con la loro maniera di pensare e di scrivere. Perciò Lobo è certo simpatico, non è un delitto leggerlo, né apprezzarlo. Ma forse non è proprio il caso di pensare come Lobo, non trovi? Luca Melandri <amraamskij@SPAM?NO!geocities.com> Milano (19), Be' forse dovresti rileggere il piccolo saggio sull'italiano integrato...... giacche' il 90% di chi fa libri con l'italiano corrente usa spesso come riferimento gli us..... lo stesso genere splatter non mi sembra del tutto italico pensare ad un linguaggio moderno escludendo la cultura pop anglosassone e' quantomeno ipocrita cio' non toglie che chi se ne ricorda fa cmq dei romanzi orribili. Lobo li ammazzerebbe tutti. disitinti saluti Massimiliano Sanna - Il WebLobo <massjsanh@SPAM?NO!iol.it> Internet (26), Caro Luca Melandri, Lobo è lo sfrakatzamento personificato. Come vedi, qui c'è chi lo conosce (ovvero il WebMaster). Ma non capisco quale sia il merito di conoscere Lobo, visto che è un fumetto americano. Luca Melandri <amraamskij@SPAM?NO!geocities.com> Milano (19), Riguardo alla polemica sull'uso dell' italiano...fanno davvero cosi' schifo gli scrittori e lettori italiani?Hanno ancora di queste incertezze?Non e' forse (inoltre) un rifugio ,imbucata anche lei Covito, di voi tutti o quasi che ammazzate il genio come un branco di pecore fanno con il lupo?Come disse Lobo (e qui voglio vedere chi lo conosce) Chi sa fa,chi non sa insegna,chi non sa insegnare fa il fottuto critico. GIORGIO <POP@SPAM?NO! qzert.com> Napoli (28), Auguri a tutti Oskar Servile <Noncelho@SPAM?NO!neverland.mat> Vicenza (29), Basta sponsorizzare una bacheca in Internet e il giorno dopo ci trovi appeso di tutto... C'è una sacco di gente che si masturba guardando le proprie originalissime demenzialità (ebbene sì, anch'io... lo ammetto). Che poi il tuo libro l'abbiamo letto sul serio, questo l'è n'altro discorso, Carmen. Più o meno capita a tutti - almeno una volta nella vita - di avere problemi di duodeno, di incappare in una colite, in una banale prostatite... Interessante, ma veramente interessante, è il processo che converte il malanno in "letteratura" (osservare i commenti tentando di capirci qualcosa, e alla prima puntina di ernia discale vai! - che ci puoi stare anche tu). Cinzia Zungolo <c.zungolo@SPAM?NO!memex.it> (), La terza via Scopro il sito www.carmencovito.it mentre, seduta come una scolara svogliata e un po' sprezzante, me ne sto in fondo allo spazio multimedia venerdì sera, al lingotto, c'è un caldo. Incuriosita, al mio ritorno nello Sprofondo Sud di Potenzacity, mi collego assai più diligentemente ed esploro... Benvenuti in questo ambiente... grazie altrettanto... va bene, leggeremo... intanto mi arrampico tra le puntute cime della lingua e proprio in relazione alla giusta e sacrosanta ipotesi di Italiano integrato mi vien voglia di spendere (e non mi trattengo) qualche parola. 1. Che guaio il problema della lingua, per quanto lo si assimili ad acque e temperature più o meno variabili, non diventa ancora acqua passata. Il dibattito di domenica sul sapore della lingua si è impigliato nella questione dello stile (Maraini), Del Giudice corregge "parlerei di tono", Nove si incapriccia e stride "intendete stile come una griffe?" e da scolaro in odore di espulsione (avvabbe' ognuno ha il suo ruolo) propone come modello di lingua un fumetto porno. D'altra parte il romanzo italiano è giovane, scrive giustamente Covito che si prepara a vederne e soprattutto a farne ancora delle belle. Noi ci uniamo al coro delle attese, ci mancherebbe altro: ma possiamo sommessamente aggiungere che sto romanzo ci sembra, in qualche caso, appena entrato in piena crisi puberale? 2. L'accademica schiera dei sordomuticiechi della lingua è certo lunghissima, un po' meno, mi sembra, quella dei giovani-virgulti-rampanti-scrittori che, a parte le eccezioni giustamente richiamate di Baricco, Capriolo etc. etc. prosperano cannibalescamente nel loro deserto metropolitano, sul cadavere ormai decomposto di un lettore triste e disidratato, dell'editore rimbambito e nemmeno visionario (non ha manco più miraggi d'oasi, il rincoglionito), del critico venduto e del giurato di premio comprato all'ingrosso (di quelli che prendi tre, paghi...). 3. Magari venisse la cara vecchia terza via, come una vecchia zia un po' frivola e un po' saggia, e non solo per una lingua aderente, ma per una ricerca autentica sul punto di vista e una libertà di costruzione delle storie non dico al di fuori dei generi (dopo tutto come si fa a disfarsi dei generi, compagni di strada da così tanto tempo) ma almeno ai di fuori delle mode e di ogni libresca collezione pret-à-porter. Ma è proprio vero, come osservano in molti, che il romanzo di tensione è l'unica svolta possibile? E poi chi ha detto che tensione vuol dire per forza noir, thriller e compagniacantando? Cos'è questa roba, una cura Di Bella della narrativa all'italiana? (Detto con tutto il rispetto per il prof). Complimenti per il suo lavoro, quello sì autentico, e per la simpatia. Non so come mi troverò, alla fine, "in questo ambiente" ma la curiosità è già una buona traccia. Auguri. Cinzia Zungolo |
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