Vi segnalo una pagina uscita oggi (domenica 8 aprile 2001) sull'inserto culturale del "Sole-24 ore". Sotto il titolo generale "Libri on line. Navigare è dolce al lettore", Chiara Somajni e Gino Roncaglia esaminano la situazione dei libri elettronici in Italia.
L'articolo di Roncaglia è specificamente centrato sul formato e-book e sul problema della protezione Microsoft Reader, che gli suscita comprensibili perplessità.
Vi cito un passo che mi sembra molto chiaro e che ben esprime il problema:
"Un e-book protetto viene infatti codificato in modo che solo il programma di lettura posseduto dall'acquirente sia in grado di visualizzarlo. E se questo programma viene cambiato, ad esempio perché il lettore cambia computer o ha bisogno di reinstallare il sistema operativo? Ebbene, il formato Microsoft Reader permette un massimo di due installazioni, dopo le quali il libro diventa illeggibile.
Negli ultimi quindici anni ho cambiato sei o sette computer, e installato o reinstallato il sistema operativo almeno una ventina di volte. Con un meccanismo come quello attualmente proposto per gli e-book, per conservare i miei libri avrei dovuto ricomprarli una decina di volte. [...] Nella nostra tradizione culturale il libro è un oggetto persistente, al quale tornare più volte nel corso del tempo, e del quale garantire la conservazione. Siamo sicuri che un meccanismo che si allontana così profondamente da questo modello, avvicinando di fatto la lettura di un libro alla visione di un film 'pay per view', sia la strada migliore per la diffusione del libro elettronico e la crescita del pubblico dei suoi lettori?"
Roncaglia non contesta la necessità di una protezione dei contenuti, ma è difficile dargli torto sul fatto che il tipo di protezione proposto da Microsoft non è per nulla soddisfacente.
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