E' certamente una momentanea confusione quella derivante dalle onde provocate dal sasso che Carmen ha gettato nello stagno. Sto leggendo con interesse le varie opinioni e seguo con attenzione anche la "contesa" argomentata, e interessata, dai siti inEDITI.it e Neteditor.it.
Voglio proporre anch'io una riflessione: non è per il bene di tutti, quindi anche degli stessi autori di e-book, che venga effettuato un minimo di valutazione qualitativa prima che l'opera venga da chicchessia proposta in rete? Il rischio, altrimenti, è che ci si trovi sommersi da una valanga di titoli prodotti sia da validi che da sedicenti scrittori, con l'impossibilità di poter avere sia pure una parvenza di "garanzia di qualità". Uno sforzo sarebbe però necessario da parte di chi riceve un testo per la pubblicazione: indicare i motivi REALI per cui l'opera non viene accettata. Questo sì che sarebbe un aiuto a crescere sotto il profilo della qualità! Ma, forse, è chiedere troppo a chi è già alle prese con problemi di contenimento delle spese. O no?
Giancarlo