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da:
Raffaele Marino - inEDITI Editore   (inviato il, 1-apr-01 9.29.22 )
Soggetto: La differenza tra pubblicazione ed edizione
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Desidero fare chiarezza ed un doveroso distinguo tra le numerose proposte di pubblicazione che vengono offerte dalla rete e l'offerta gratuita di edizione "senza censura" + pubblicazione + vendita in e-commerce che mi risulta attualmente unica in Italia ed in fase di avvio sul portale degli Autori, inEDITI.it.

Sicuramente non è facile offrire percentuali alte agli autori considerando che il costo per commercializzare l'e-book non è legato solo alla sua pubblicazione.

Sicuramente è di enorme importanza la pubblicità necessaria a promuovere il portale per non rischiare di ritrovarsi tutti in un piccolo club.

Effettivamente qui si pone una grande scelta aziendale.

inEDITI.it ha scelto di dare il massimo agli Autori.

E' stata operata questa scelta perché a mio avviso in concorrenza la mossa migliore è offrire quello che nessun'altro sta già dando e nel nostro caso fare quello che i "big" non vorrebbero mai fare.

Pagare royalties così sostanziose all'autore non lascia sicuramente dei margini notevoli, quindi spazio a notevoli investimenti in pubblicità;
ma... il passaparola è un'arma potentissima, ci sarà quello degli autori che avranno cinquanta punti percentuali di buoni motivi per muoversi, e tutti nella stessa direzione: Il portale;
ci sarà qualche media autorevole che potrà fare molto, grazie ad una persona speciale qualcuno è già arrivato, cfr. http://www.inediti.it/html/inringraziamento.htm e non siamo ancora partiti veramente;
ci sarà il fatto che gli autori potranno essere finalmente liberi di produrre e pubblicare anche quello che... "potrebbe non piacere" o... "Dio mio quanto è orribile" perché saranno sottoposti solo al giudizio della gente;
l'autore, per quanto inesperto possa essere non è meno intelligente di un editore... anzi chissà quante volte ha avuto ragione nel voler fortemente realizzare un desiderio..., riesce a valutare sicuramente che la gente non dimentica tanto facilmente... e sa bene che mette in gioco la sua reputazione se propone spazzatura.

Il problema vero che stiamo affrontando è la crittazione dei files, la protezione dei .lit che oggi è piuttosto costosa in Italia, dagli USA giungono alternative meno care ma da considerare, ma fino a che punto si può rischiare cifre considerevoli per vedere se con loro funziona?

InEDITI vorrebbe forzare la mano alla soluzione italiana, ma siamo convinti che può farlo solo avendo molti titoli da vendere.

Sto accarezzando l’idea di dare un ulteriore input alla cosa e mantenere contrattualmente il 50% di royalties per le opere di coloro che avranno il coraggio di partire ADESSO, con l’opera non è criptata. Per questi pionieri potrebbe essere necessario attendere diversi mesi per vedere poi la propria opera in distribuzione criptata, ma il rischio non dovrebbe essere molto grande e si potrebbe giocare con il prezzo dell'opera criptata in futuro. In fase iniziale il portale non dovrebbe decollare subito, e le vendite saranno sicuramente timide, se invece così non fosse (speriamo) sarà, nella stessa misura interesse anche di inEDITI.it non perdere soldi.

Che ne dite?



Raffaele Marino

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