Cara Carmen,

ti scrivo perchè volevo semplicemente dare un mio modesto contributo al problema delle percentuali da versare agli autori. Ovviamente, come giustamente hai scritto, occorerà un po' di tempo per giungere ad un equilibrio, siamo in una fase d' avvio, ed i dubbi sono ancora molti.

Noi abbiamo calcolato la nostra percentuale cercando di stare molto larghi. Ti spiego, essendo piccoli e senza capitali alle spalle, ma avendo un po' di esperienza, sappiamo che è sempre bene "mettere le mani avanti". I costi per produrre un e-book sono molto bassi, è vero, il problema è venderlo, come tutti i beni. La promozione costa molto, e su internet si misura in termini di visibilità ossia di pagine visitate e di utenti che si collegano ogni giorno. Quindi o uno ha un sacco di soldi per pagarsi la pubblicità oppure deve appoggiarsi ad un grosso portale, che però giustamente vuole una percentuale sulle vendite.

Ecco dunque la chiave del problema. Il bivio che ogni operatore come noi si trova di fronte è o procedere da soli, cercando di incrementare la visibilità attraverso altre vie, ed intanto accontentarsi di vendere poco ( perchè più sono le persone che ti visitano più probabilità hai di vendere ), oppure entrare dentro un portale grande e pagare l' obolo, però incrementare le visite e le vendite. Noi come avrai capito abbiamo scelto la seconda via, e tra poco saremo integrati in un grosso portale.

Perchè abbiamo operato questa scelta. Il motivo è che vogliamo promuovere autori non conosciuti, validi sicuramente ma questo non significa vendibili. Allora per farli "accettare" dal lettore comune è prima necessario creare un movimento, un' idea, un' opinione comune tipo "non solo Mondadori è bello".
Creare un movimento significa farsi conoscere ed incuriosire molta gente... si torna al discorso della visibilità.

Ecco, questo secondo me sarà lo spartiacque, tra chi propone alte percentuali e chi più modeste, non un problema di "avidità" quindi ma di scelte "aziendali".